Intervista a GeGè Telesforo
Il Messaggero 10.10.2009
Se volete respirare ancora un po’ d’estate prima di abbandonarvi all’inverno, questa sera non potete perdervi la serata “Bianco Rosso & Blues” che si terrà nel centro storico di Tuoro.
Una gustosa degustazione di specialità locali, una selezione di raffinati vini e, infine, un concerto live trascinante che vedrà protagonista Gegè Telesforo ed il suo So cool 5tet: «Siamo impazienti di salire sul palco – ammette il più famoso scatman italiano al mondo – perché riprendiamo a suonare insieme dopo una pausa durata un paio di mesi. Con me suonano i bravissimi musicisti coi quali ho registrato il nuovo disco, So cool, che verrà pubblicato a gennaio preceduto da un singolo in uscita tra qualche settimana. A Tuoro proporremo molti brani di questo ultimo lavoro, ma anche i nostri cavalli di battaglia che ci sposteranno tra jazz, swing e funk».
Telesforo, uno dei musicisti italiani più noti al di fuori dei confini nazionali, non nasconde il piacere di potersi esibire di nuovo sulle sponde del Trasimeno, dove torna «sempre con piacere e grande soddisfazione a collaborare con gli amici che organizzano il bellissimo festival Trasimeno Blues».
Questa volta, oltre alla musica, il piacere verrà amplificato dalla proposta enogastronomica di “Bianco Rosso & Blues”, volta a valorizzare le eccellenze umbre con la cena a buffet organizzata nel centro storico di Tuoro dalle 20: «Credo che l’accostamento tra musica e il vino sia un sodalizio indicato e vincente – spiega Telesforo, sempre piacevolmente vitale e sorridente – perché dopo un buon bicchiere di vino si fa musica con un feeling tutto particolare, e la stessa cosa vale per chi ascolta. Del resto qualche gradevole sorsata di rosso riesce ad aumentare la sensibilità. Ci è già capitato di partecipare recentemente a Festival che sposavano questa “filosofia”, come quello di Montalcino (patria del Brunello, ndr) e… sono sempre venuti fuori concerti speciali».
L’attesa per questo live che si preannuncia memorabile è alta, l’ irresistibile sound di Telesforo, magico incastro tra il jazz, funk e swing, è pronto ad accendere la festa. Accanto al frontman ci saranno i due fratelli Deidda (Alfonso al piano e Dario al basso), Amedeo Ariano alla batteria e Max Ionata al sax. Il “groove” la farà da padrone, mentre Gegé catalizzerà tutta l’ energia. Scoperto da Renzo Arbore, col quale continua a collaborare puntualmente, Telesforo ha saputo guadagnarsi un posto di tutto rispetto nell’ ambito della musica italiana, grazie anche alle sue incredibili doti vocali.
Lo scat, ovvero l’improvvisazione con la voce, è la sua indiscussa specialità e negli anni ha duettto più volte con artisti del calibro di Jon Hendricks, Dizzy Gillespie, Clark Terry e DeeDee Bridgewater. Il costo del biglietto per il concerto di stasera è di 5 euro (15 per la cena più il concerto). Segnaliamo anche il prossimo appuntamento con i suoni, i profumi e i sapori di Bianco Rosso & Blues, in programma il 17 ottobre al Castello dell’Oscano di Cenerente (Perugia) con lo straordinario performer Raphael Gualazzi, voce e piano.
Intervista a GeGè Telesforo
Il Messaggero 09.08.2008
L’appuntamento clou della settimana per gli amanti della buona musica è il festival eugubino dedicato al jazz. La sera di ferragosto, sotto un cielo che tutti sperano sarà stellato come mai, il Gubbio No Borders avrà come protagonista il grande GeGè Telesforo ed i suoi Groovinators, che suoneranno al chiostro grande dell’ex convento di San Pietro (21,30). «Per questa serata arriveremo in assetto da combattimento – scherza Gegè, cantante, percussionista, polistrumentista e produttore – con tutta l’energia dei Groovinators. Porteremo i brani dell’ultimo disco ma anche i cavalli di battaglia che da anni fanno ballare quelli che ci seguono. Sono felice di tornare in Umbria, regione a cui sono profondamente legato, per vicende non solo professionali. La considero ancora oggi una regione educata e pulita e, musica a parte, è sempre bello passare da queste parti… specialmente quando inizia la stagione dei tartufi!».
La simpatia di Telesforo si trasforma sul palco in un’ ondata di energia positiva, con uno stile unico che da oltre 25 anni lo rende protagonista in tutto il mondo: «E’ bello pensare che da 25 anni a questa parte il lavoro non mi è mai mancato – spiega – pur avendo scelto di mirare a quel che mi piace, proponendo una musica che spazia dal groove più aggressivo al jazz classico. Per fortuna, contrariamente a quel che accadeva fino a pochi anni fa, ora gli artisti italiani vengono apprezzati anche da noi. Io ho vissuto un’esperienza importante negli Stati Uniti, essendo stato praticamente il primo musicista italiano scelto da un’etichetta americana (la GoJazz, con la quale ha lavorato per 15 anni a fianco di Ben Sidran, ndr)».
«All’estero i musicisti italiani si tolgono grandi soddisfazioni – prosegue Telesforo – ma ormai anche nel nostro paese si lavora, si guadagna e ci sono tantissimi festival jazz più o meno grandi. Finalmente l’occhio non è più puntato solo su artisti stranieri ma si apprezzano anche i musicisti italiani. Il problema resta la comunicazione: per giornali, radio e tv è più facile mirare a quella musica che dà vita al gossip. Questo è sintomo d’ignoranza, perché i direttori artistici non capiscono che da noi c’è anche un grosso seguito per la musica di qualità».
Sul palco di Gubbio No Borders, Telesforo sarà accompagnato dai suoi inseparabili Groovinators, Max Bottini (basso), Fabio Zeppetella (chitarra), Marcello Surace (batteria), Alfonso Deidda (piano e sax), nonché dalla voce di Mia Cooper. Una formazione che gira da più di un anno ed è la stessa con cui ha pubblicato “Love and other contradictions”, l’ultimo album che in questi giorni l’Egea comincerà a distribuire all’estero: «Sarà un’estate piena per noi – ammette Gegè, maestro dello “scat”, ovvero l’improvvisazione con la voce – e saremo anche con Renzo Arbore per alcune date importanti del suo tour. Quello di venerdì è un concerto a cui teniamo particolarmente perché Gubbio No Borders è una di quelle manifestazioni capaci di dimostrare che con budget limitati si può fare musica di alta qualità, mentre spesso i fondi dei Comuni vengono magari bruciati per un solo concerto “pop”. Dopo l’estate sarò occupato con le nuove produzioni della Groove Master tra cui una compilation che raccoglie la storia del grande Ben Sidran ed una sorpresa dall’Argentina; si chiamano Acaseca e sono un trio che farà strada». Da ascoltare.