Intervista a Nada
Il Messaggero 02.02.2012
Il Serendipity di Foligno è pronto ad accogliere un evento live davvero speciale. L’appuntamento è per venerdì 3 febbraio quando sul palco salirà Nada, una delle cantautrici italiane più originali e sorprendenti della scena nazionale. Vamp, questo il titolo dell’album prodotto da Manuele Fusaroli, è caratterizzato dall’immancabile verve anticonformista, con sonorità spiccatamente rock capaci di toccare i tasti giusti per commuovere e far riflettere.
Nada, sia nel disco che per il live l’accompagneranno artisti molto giovani. Cosa significa collaborare con menti così fresche?
«Sinceramente non sento tutta questa differenza! Anche io ho lo stesso loro entusiasmo e sono convinta che quando si fanno cose in cui si crede davvero l’età anagrafica conta poco».
Sul palco a Foligno sarà con Francesco Motta e Francesco Pellegrini dei Criminal Jokers, Ugo Nativi dei Malfunk, come si trova con loro?
«Mi trovo benissimo! E credo che loro si trovino bene con me. Non hanno un atteggiamento referenziale nei miei confronti, siamo molto liberi e sciolti. Tra l’altro questa collaborazione è nata perchè a loro piace la musica che faccio, penso che questo sia fondamentale».
E qual è la differenza rispetto a quando invece lavora insieme a pilastri della musica, come Fausto Mesolella con il quale ha collaborato anche di recente?
«L’unica differenza sta nel tipo di gusto musicale. Fausto ad esempio è più classico e sa suonare benissimo qualsiasi cosa. Magari i ragazzi giovani con cui lavoro amano di più generi come il rock e il blues, ma andando avanti scopriranno anche altre sfumature della musica. Alla base di tutto c’è una passione comune, senza di questa non si potrebbe fare nulla.
Serendipity, il nome del locale dove si esibirà, ha un significatoprofondo…
«Sì, lo conosco. Per me la scoperta di cose nuove è un bisogno continuo. Dovremmo trovare qualcosa di nuovo ogni giorno. Anche quando faccio le mie lunghe passeggiate cerco sempre di fare al ritorno una strada diversa rispetto a quella fatta all’andata».
A proposito di novità, cosa pensa della comunicazione con i fan attraverso il web?
«Sono strumenti che cerco di seguire in prima persona. Mi piace, ma penso che scrivere davanti ad uno schermo sia un atteggiamento poco naturale: per questo le emozioni espresse attraverso il web rischiano di essere un po’ eccessive. Ma i cambiamenti vanno comunque vissuti».