Negramaro: intervista a Andrea Mariano
Il Messaggero 16.11.2011
L’attesa è finita. Questa sera andrà finalmente in scena l’unica data umbra del tour Casa 69 dei Negramaro, programmata inizialmente per il 15 aprile e poi rinviata a causa dei problemi di salute occorsi al cantante Giuliano Sangiorgi. Il PalaEvangelisti di Perugia si prepara ad accogliere la band pugliese con un caldissimo abbraccio e i Negramaro sono pronti a ricambiare con la stessa passione, parola di Andrea Mariano tastierista del gruppo.
Andrea Mariano, l’Umbria vi aspetta con trepidazione, cosa succederà questa sera?
«Anche noi siamo ansiosi di tornare! Ricordo con piacere il concerto che facemmo a Spello, dove oltre al bellissimo contesto scenografico e naturale c’era anche un pubblico speciale».
Sarà dunque una data particolare per voi?
«Personalmente non ho dubbi che sarà un gran concerto. Tra l’altro si tratta di una delle ultime date e quindi abbiamo una sicurezza maggiore».
Dopo questa lunga pausa Casa 69 è diventato un tour particolarmente significativo per voi?
«Certamente è il tour in cui ci stiamo divertendo di più e sta segnando un periodo per noi importantissimo. In questi mesi l’entusiasmo è cresciuto in maniera esponenziale rispetto all’attesa. Anche la reazione del pubblico è incredibile. Direi che ne è valsa la pena di aspettare!»
Del resto è uno show in cui date davvero moltissimo ai vostri fan…
«Sì, loro ci hanno gratificati e in questo spettacolo non ci risparmiamo. Ci sono parecchi momenti strumentali, dove ognuno di noi si esprime al massimo, mentre il concerto è strutturato quasi come un film: chi vede l’inizio ha voglia di vedere come va a finire…»
E dal futuro dei Negramaro cosa si aspetta?
«E’ difficile dirti che cosa mi aspetto dal futuro perchè siamo abituati a viaggiare molto con la fantasia e sognare nel senso più puro del termine. Questo è bello perchè ti porta un po’ ovunque ma poi, nel quotidiano, significa seguire un percorso con poca strategia e molto istinto! Difficile prevedere dove andremo ma sappiamo cosa non vogliamo perdere: cerchiamo di emozio- narci noi per primi quando suoniamo, sentendoci sempre liberi. Forse questo è il segreto di chiunque voglia essere appagato da quel che fa».
Lei personalmente da cosa è affascinato per esempio?
«Sono affascinato dall’elettronica nelle sue varie sfumature, dal dj set alle colonne sonore. Ascolto anche tecno e house, fino ad arrivare alle dimensioni più rarefatte come Bjork, Massive Attack e simili».
E’ evidente che nei Negramaro convivono personalità molto diverse…
«Sì, ognuno ha tanta voglia di esprimere sé stesso e l’equilibrio tra noi è perfetto. Anche questo è il risultato di una libertà che ci siamo conquistati passo dopo passo».
Negramaro: intervista a Ermanno Carlà
Il Messaggero 12.02.2011
Partirà il 10 giugno l’attesissimo “Casa 69 Tour” che avrebbe dovuto riportare a breve i Negramaro in tante città italiane. Un rinvio dovuto ad un inaspettato intervento alle corde vocali che il cantante Giuliano Sangiorgi dovrà effettuare nei prossimi giorni. L’annuncio ha spiazzato quanti, a distanza di quasi due anni dall’ormai storico concerto allo Stadio San Siro, attendevano con impazienza questo ritorno. Ermanno Carlà, bassista della band, tranquillizza tutti e fa salire ancora più l’attesa: «Il lavoro sul tour ci sta stimolando molto, perché sarà davvero qualcosa di diverso rispetto al passato. Dopo oltre 2 anni dall’ultimo live, trascorsi tra grandi esperienze di vita, non potevamo prevedere quale sarebbe stata la risposta delle persone. Le prevendite per fortuna ci hanno già dato grandi conferme e il nostro obiettivo sarà quello di riproporre la stessa magia degli inizi. Infatti se oggi la musica viene fruita diversamente e non si vendono più dischi, il piacere di chi ascolta non cambia. Così se in passato la veste dei nostri pezzi era più vicina al cosiddetto “main stream”, questo ultimo lavoro, grazie ad un eccezionale produttore come David Buried, l’abbiamo affrontato come una sfida».
Ma è tornando al live che si scoprono “gli assi nella manica” dei Negramaro: «Quando sono sul palco c’è estrema verità – ammette il bassista nato a Nardò – mi mostro per come sono. E’ da questa “verità” che siamo partiti per preparare lo spettacolo giusto: il live sarà una grande emozione che andrà di pari passo con il cuore. Faremo un lavoro dettagliato, cercando di studiare quel che si può vedere al di là dei musicisti, come fossimo un organismo unico. Nel concerto ci sarà il modo di evidenziare le caratteristiche di ogni componente di questo organismo, mantenendo il rock come filo conduttore». Se quindi i fan umbri della band pugliese dovranno aspettare il prossimo 16 novembre (la data era invece prevista per il 15 aprile) le parole dei Negramaro fanno pensare che l’attesa sarà davvero ben ripagata: «Aspettatevi grandi sorprese e collaborazioni illustri, sarà davvero uno spettacolo completo!».