Bud Spencer Blues Explosion: intervista a Cesare Petulicchio
Il Messaggero 27.08.2011
Saliranno sul palco stasera a Montefalco e replicheranno il loro potente live domani a San Giustino: sarà una violenta scarica di grunge, rock e blues quella che investirà l’Umbria grazie ai Bud Spencer Blues Explosion. Il duo composto dal virtuoso chitarrista Adriano Viterbini e dall’energico batterista Cesare Petulicchio è nel pieno di un intenso tour estivo che precede l’uscita del loro secondo album in studio. Energia incredibile, spiccata originalità compositiva e una grinta invidiabile: questi sono i BSBE.
Cesare, state vivendo un’estate densa di date…
«Da maggio abbiamo fatto quasi 60 concerti, non possiamo certo lamentarci».
Voi siete molto focalizzati sull’aspetto live, perché?
«E’ la parte più divertente. Anche la nostra musica cambia di concerto in concerto. Ieri ad esempio stavo ascoltando una registrazione e mi sono accorto che quello stesso brano ora è molto cambiato. Mi piace di più. E’ come quando cresce un figlio e non te ne accorgi perché lo vedi sempre: me ne sono reso conto all’improvviso».
Tanti live ma anche un nuovo disco in arrivo. A che punto siete?
«Il lavoro in studio è terminato e a novembre uscirà il cd. Siamo soddisfatti del risultato ma non faccio commenti, sarebbe difficile essere obiettivi. Ora c’è la curiosità di sapere che ne penseranno gli altri».
Qual è la caratteristica che più vi piace del nuovo lavoro?
«E’ un disco più rock e soprattutto suonabile live per intero. Poi sono tutti inediti. Tutti inediti e una cover (interviene Viterbini, ndr)».
Adriano, può dirci in anteprima di cosa si tratta?
«No, sarà una sorpresa! Posso dirvi che non è suonata con la chitarra elettrica e che è un pezzo tradizionale».
E riguardo le collaborazioni future c’è qualcosa che bolle in pentola?
«Per ora no, come nucleo gruppo ci bastiamo come siamo. Però ci piace condire la nostra musica come si fa con le spezie, quindi ben vengano le collaborazioni».
C’è qualcuno con cui sogna da sempre di collaborare?
«Certamente con Jack White dei White Stipes, oppure con qualche produttore celebre come quello dei Queens of the Stone Age».
Guardate spesso agli Stati Uniti, perché?
«Lì chi vuole fare musica ci crede da subito, non è che pensano ad un lavoro di riserva. Hanno molto più coraggio, sicuramente più di me! Io sono stato per tanto tempo inibito, è come se l’Italia tendesse a non fartici credere troppo: fai il musicista, ma questo non è considerato un lavoro vero».
Un suo grande mito è il bluesman americano Robert Johnson. Cosa ha in comune con lui?
«La semplicità, la voglia di suonare per il puro piacere di farlo e di dedicarsi allo strumento».
Però si dice che lui abbia fatto un patto col diavolo per suonare a quel modo.
«Beh, a me piace studiare: quindi evito i crocicchi dove ci sarebbe il rischio d’incontrarlo».
A tutto live. Ultimi due appuntamenti con il Montefalco Rock Doc Live 2011, stasera Bud Spencer Blues Explosion e domani l’ironia dissacrante dei Nobraino. Di alto livello anche il programma del Roccolo Park Festival di San Giustino, che oggi propone il blues delirante di Samuel Katarro e domenica Bud Spencer Blues Explosion anticipati dai perugini Perfect Trick. Stasera a Terni musica world protagonista con Almamegretta & Raiz, poi Enrico Capuano a Montefranco ed Enzo Avitabile ad Orvieto (dove domani replicheranno gli Almamegretta). Lunedì la Bandabardò sarà ospite alla Libera Università di Alcatraz (Perugia), mentre martedì Statuto a Terni; da non perdere il Gian Burrasca interpretato da Elio giovedì a Città di Castello. Ultima segnalazione, sempre all’interno del Narni Black Festival, l’appuntamento con Dee Dee Bridgewater di venerdì.