Diaframma: intervista a Federico Fiumani
Il Messaggero 16.04.2011
Un progetto rock che compie 30 anni di attività ininterrotta, e ancora capace di stupire e sperimentare. Muovendosi tra new-wave, punk e post-punk, cantautorato e rock senza mai perdere la propria identità. Tre parole, Diaframma e Federico Fiumani. Stasera la band torna ad infiammare il pubblico umbro grazie alla grinta del suo “giovane cinquantenne” Federico Fiumani, anima del gruppo e icona del rock di casa nostra. Location di questo atteso live sarà il Norman di Boneggio, che con i Diaframma chiuderà la seconda parte della rassegna “Musiche ribelli, Poeti nel nuovo millennio”.
Allora Fiumani, il progetto Diaframma festeggia quest’anno 30 anni; se dovesse trovare tre aggettivi per riassumere quest’esperienza quali userebbe?
«Faticosa, irrinunciabile, bellissima».
Parlando di anni, tra meno di un mese ne compirà 51: qual è il dono che più di tutti vorrebbe ricevere?
«Il regalo che mi farò sarà un bel cd live che abbiamo registrato sabato 9 aprile al Viper di Firenze, e che uscirà a fine maggio».
E invece se potesse scegliere cosa donerebbe al resto dell’umanità in questo momento?
«All’umanità vorrei regalare semplicemente la serenità».
Qualche tempo fa ha dichiarato che “la situazione discografica al momento è tutt’altro che rosea”. Quali sono secondo lei i motivi principali?
«Sicuramente Internet l’ha affossata di un bel po’, anche se poi va detto che la discografia ha fatto molto di suo per mostrarsi sotto una cattiva luce».
Cosa intende dire?
«E’ un discorso lungo… a buon intenditor poche parole».
Per fortuna però non va tutto male. Tra tutti i progetti discografici italiani degli ultimi dieci anni quali sono quelli che più le sono piaciuti?
«Tre nomi su tutti: Baustelle, Il Genio e Superpartner».
Questa sera al Norman ripercorrerete le tappe salienti del vostro percorso musicale. Consiglierebbe questo concerto ad una persona che non vi ha mai ascoltati?
«In realtà no. Penso che se qualcuno lo vuole viene da solo, altrimenti va bene lo stesso».
L’ultima volta su quel palco regalaste anche qualche fuori programma, come una versione di “O sole mio” molto apprezzata sul web. Ha in serbo altre sorprese?
«Eh no, se le dico non sarebbero delle sorprese. Però aspettatevele».
E invece cosa possiamo attenderci da Federico Fiumani nel prossimo futuro?
«Ho circa una decina di pezzi nuovi ancora in fase embrionale, ci lavorerò in estate e per l’inverno penso uscirà l’album nuovo».