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Subsonica

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Subsonica: intervista a Samuel Romano

Il Messaggero 29.12.2011

Uno stile inconfondibile, una carica emozionale potentissima, una scarica d’adrenalina assicurata: i Subsonica tornano in Umbria venerdì per un appuntamento last minute davvero imperdibile.
L’Urban di Perugia domani sarà teatro di un live spettacolare, e l’attesa è grande. Anche da parte di Samuel Romano, voce e anima della band.
Sul vostro sito avete dichiarato che tornate a Perugia con molto piacere. Qual è la ragione?
«E’ da tanto che manchiamo a Perugia, credo dal 2008, ma ricordiamo con immenso piacere il pubblico. Sarà una data particolare e abbiamo messo in piedi un party più che un concerto: uno show per pochi intimi, anche se in realtà ci sarà parecchia gente. Sono sicuro che la distanza tra noi ed il pubblico dell’Urban si sgretolerà dopo neppure due minuti».
Biglietti esauriti da tempo: forse anche perché da parecchio non suonate un concerto elettrico?
«Probabilmente sì. Dopo un tour fortunato, come del resto anche il disco, ci siamo concessi alcune date negli Stati Uniti. Al ritorno avevamo voglia di raccontare i Subsonica in maniera diversa e così abbiamo tenuto 15 concerti acustici nei teatri di provincia, scoprendo posti eccezionali ed una dimensione intima che ci è molto piaciuta. Ora dopo aver appeso per un mese e mezzo gli strumenti elettrici al chiodo, siamo carichi».
Come mai questa voglia di suonare in contesti più intimi?
«Suoniamo spesso in manifestazioni legate al sociale, dove a volte è necessario esibirsi con chitarra acustica o pianoforte. Del resto noi scriviamo la nostra musica in maniera molto semplice e diretta, poi in fase di arrangiamento arricchiamo e stratifichiamo. In pratica mostriamo come nascono le nostre canzoni».
Questa parentesi acustica avrà un seguito?
«Non lo sappiamo ancora. Intanto stasera chiuderemo questo esperimento con un concerto al teatro Valle di Roma. Con noi ci sarà anche un artista figurativo che, come anche durante il tour teatrale, dipingerà i fondali dello spettacolo mentre noi suoniamo: è stato emozionante vedere le nostre canzoni rappresentate attraverso la pittura».
Live ricchissimi anche a livello di scenografia da sempre
«Assolutamente. Portiamo in giro spettacoli molto ricchi, che richiedono l’impiego di tanta attrezzatura, tutta importantissima e frutto di una costante ricerca. Siamo stati i primi in Italia a portare macchine luci negli show. Ma la politica del biglietti sempre sotto i 20 euro non si tocca: evitiamo spese inutili all’interno della filiera, così possiamo andare incontro alle persone».

Competenze

Postato il

29 Dicembre 2011